Aiuti di Stato Covid – Autodichiarazione e quadro RS

Normativa, finalità e termini di presentazione

Con il provvedimento n. 143438 del 28 aprile, l’Agenzia delle entrate ha (in enorme ritardo) definito il contenuto, le modalità e i termini di presentazione dell’Autodichiarazione degli Aiuti di Stato.

Questa è una dichiarazione sostitutiva di atto notorio con la quale un contribuente autocertifica di aver rispettato i massimali previsti degli Aiuti di Stato. La presentazione telematica (diretta o mediante intermediario) deve essere effettuata entro e non oltre il 30/06 p.v.

In estrema sintesi, si tratta di un modello nel quale vengono elencati tutti gli aiuti di Stato ricevuti nel corso dell’esercizio, in modo da attestare il non superamento dei limiti previsti dal temporary framework. Permette inoltre di poter accedere alla definizione agevolata degli avvisi bonari ricevuti.

Inoltre, dopo l’ultima interrogazione parlamentare, pare che la sua presentazione esoneri il contribuente dalla compilazione del quadro RS nel modello Redditi 2022 (mentre la compilazione del quadro non esonera dalla presentazione dell’Autodichiarazione)

Autodichiarazione aiuti di Stato: L’ennesimo adempimento inutile

A mio modestissimo parere, nell’era in cui si parla tanto di “digitalizzazione” della P.A., di “fatturazione elettronica” e di “alleggerimento del peso della burocrazia”, questo adempimento è del tutto anacronistico e insensato.

Ciò non bastasse, è anche un ulteriore onere sulle spalle degli intermediari (commercialisti in primis). Quest’ultimi infatti oltre a doversi occupare della compilazione, devono tra l’altro “far digerire” la parcella per un adempimento inutile.

Inoltre l’approvazione del Modello doveva avvenire nei i primi mesi del 2022 mentre, come anticipato, è stato definito solo alla fine di Aprile. Per tale ragione sarebbe sensato procedere ad una proroga del termine: al 30/09 o contestualmente al termine di invio della dichiarazione dei redditi.

Nel periodo di approvazione dei bilanci e redazione dei modelli redditi c’era proprio necessità di un ennesimo modello da inviare all’Amministrazione finanziaria?

Modello in cui tra l’altro devono essere comunicati dati già in loro possesso?

Ai posteri l’ardua sentenza”, direbbe qualcuno più famoso di me.